“Babbi”: specialità/golosità tipica di Cesena, comune incuneato tra Forlì e Rimini che merita un discorso a sé: puoi trovarci un colosso come Technogym; un altro colosso delle costruzioni come Trevisani; un colosso come Orogel; i polli Amadori…
I “Babbi” sono una goloseria che nasce nel 1952, sia sempre ricordato con gratitudine Attilio Babbi, fondatore dell’Azienda Dolciaria che porta il suo nome. Non solo wafer con cioccolato squisito, ormai c’è una produzione talmente vasta che solo a guardarla corri dal dietologo per 12 mesi filati.
Di “Babbi” pare sia goloso un fiorentino noto alle cronache politiche, bravissimo nel rendersi antipatico: Matteo Renzi. Al punto goloso che un ex agente dei servizi segreti, Marco Mancini, una volta lo insegue fin in autostrada, lo raggiunge a un casello, appunto per consegnargli in dono gli agognati “Babbi”. Così almeno recita la versione ufficiale dell’incontro, immortalato da una ripresa via cellulare di una signora che poi in qualche modo fa arrivare il filmato a “Report”, la trasmissione di Sigfrido Ranucci. Ne nasce un piccolo scandalo di cui i quotidiani hanno scritto per giorni e giorni. Poi, come capita spesso, cala il silenzio. Ranucci di altro si occupa; Mancini va in pensione. Renzi si mangia in pace i suoi “Babbi” e non se ne parla più.
Per tornare ai “Babbi”: cosa non si fa per loro… Lo capisco; non per caso chi scrive si fa bello quando, di ritorno da quei luoghi, ne regala confezioni a persone amiche. D’ora in poi si dovrà fare attenzione.
Su quell’incontro “babbesco” tra Renzi e Mancini grava nientemeno che il segreto di Stato. Pare che durerà per ben 15 anni (così riferisce Renzi); il sottosegretario Alfredo Mantovano, che ha la delega governativa sui servizi, fa sapere che è stato avvisato anche il Copasir, che è il Comitato Parlamentare di controllo sui servizi medesimi…
Perbacco, quel dare e avere i “Babbi”, che cosa celerà mai? Quale tremendo segreto, in quella confezione? Come sia, se cala il segreto, significa che si sa che c’è un segreto da tutelare. Segreto di cui sono a conoscenza più persone, oltre Renzi e Mancini. Un segreto che sia conosciuto da tre o quattro persone, in Italia poi, non è un segreto; caso mai un mistero. Il segreto/mistero dei “Babbi”.
Renzi non le manda a dire: nella versione aggiornata del suo libro “Il Mostro” accusa l’attuale numero uno dei servizi italiani, la signora Elisabetta Belloni, di aver opposto senza ragione il segreto di Stato in una vicenda che lo riguarda: «E lo ha fatto qualche mese dopo che io mi ero schierato contro la sua elezione a presidente della Repubblica. Chiunque potrà farsi delle domande…». Il segreto sui Babbi una vendetta centellinata, Renzi colpito alla gola? Vai a sapere. In attesa di chiarimenti, nella speranza che arrivino prima dei fatidici quindici anni, si dovrà stare d’ora in avanti. Ho già nascosto in luogo sicuro e inaccessibile le scatolette di metallo dei “Babbi”. Sono vuote, ci mettevo gli spiccioli, ma non si sa mai. Inoltre care signore, cari amici, i prossimi “Babbi”, ve li donerò con grande cautela, molta circospezione, confezioni anonime, dopo scambio di nomi in codice e parole d’ordine, luoghi isolati, senza testimoni. Comunque mai nel piazzale di un autogrill. E vedete di consumarli in fretta, per non lasciare in giro prove compromettenti.