Premio Filo della Torre
“Alt a omicidi insoluti”

Alberica Filo della Torre, I vincitori del premio

I vincitori del premio

L’omicidio dell’Olgiata, l’uccisione della contessa Alberica Filo della Torre fu un giallo celebre di Roma. Il caso rischiò di restare insoluto. La contessa fu uccisa il 10 luglio del 1991 nella sua villa all’Olgiata alle porte della capitale e solo dopo 20 anni, nel 2011, fu arrestato l’assassino: Manuel Winston, il suo domestico. All’inizio tra i sospettati finì perfino il marito della vittima, Pietro Mattei, morto qualche anno fa.

Domitilla e Manfredi Mattei Filo della Torre, i figli di Alberica, dicono: mai più errori e sbandate nelle indagini giudiziarie. Con questo scopo hanno lanciato il Premio Fondazione Alberica Filo della Torre, voluto dalla fondazione stessa in partnership con Leaders First. Manfredi Mattei Filo della Torre, segretario generale della fondazione ha spiegato: con la sorella Domitilla ha realizzato «un progetto nato per sostenere l’eccellenza nel mondo delle investigazioni, in differenti campi, con un orizzonte di riconoscimento di carriera, attività e merito». Ha espresso soltanto il rammarico per «l’assenza di nostro padre Pietro Mattei, che per 20 anni ha combattuto contro la mala giustizia».

Alberica Filo della Torre, Un momento della serata

Un momento della serata

I vincitori «per i migliori elaborati», precisa un comunicato stampa, sono stati tre: l’avvocato Simone Facchinetti; la biologa Marina Baldi, specialista in genetica medica e genetista forense; Giovanni Amodeo, Chief Data Officer at Ion Analytics (gruppo Ion). La premiazione si è svolta venerdì 25 novembre presso il Castello della Castelluccia a Roma, nella zona della Giustiniana.

Hanno consegnato i premi Massimiliano Martone, managing partner di Smart-Info; Hugo Alexandre Cabral Alves, direzione commerciale di ItalPol Vigilanza.

Tra mille difficoltà e ritardi alla fine è stato scoperto il colpevole dell’assassinio di Alberica Filo della Torre, ma su tanti altri terribili delitti è ancora buio pesto. A Roma l’efferato omicidio della giovane Simonetta Cesaroni a via Poma resta ancora tutto da decifrare. Dall’agosto del 1990 sono passati 32 anni ma è ancora sconosciuto il nome dell’omicida di Simonetta Cesaroni.