Con le maggiori riserve di litio d’Europa e giacimenti stimati in oltre 60 mila tonnellate, il Portogallo ha deciso che è arrivato il momento di sfruttare il suo “oro bianco”. Il piano per estrarre questo minerale sempre più ricercato, indispensabile per le batterie dei cellulari e delle auto elettriche, coinvolgerà la miniera di Barroso-Montalegre, nel nord del Paese.
L’Apa, l’Agenzia portoghese per l’ambiente, ha appena dato il via libera a quella che potrebbe diventare la maggiore miniera di litio del continente. Un impianto in grado di produrre su larga scala la materia prima per alimentare circa mezzo milione di auto elettriche all’anno. Si tratta, insomma, di un grande progetto strategico, in grado di far decollare il piccolo Paese ai confini dell’UE e per il quale il governo di Lisbona sta cercando di attirare capitali dall’estero.
Lo ha spiegato Antonio Costa al quotidiano Korea Times in occasione di una recente visita ufficiale in Corea del Sud – Missione diplomatica nata proprio con l’obiettivo di attirare investimenti delle multinazionali coreane in Portogallo per sfruttare «le più grandi riserve di litio d’Europa». E quindi – ha voluto sottolineare il premier venuto da Lisbona – «è del tutto evidente che il mio Paese ha molto da offrire, oltre all’accesso a un mercato europeo di 500 milioni di persone e al rapporto con la comunità globale di lingua portoghese, a cominciare dal Brasile…».
Vista l’inequivocabile dichiarazione d’intenti fatta a metà aprile da Antonio Costa a Seul, adesso sembra inspiegabile il silenzio con cui solo cinque mesi dopo, a metà settembre, è stata messa la sordina al via libera ambientale all’estrazione del litio nella miniera di Barroso. Per avere qualche notizia sul semaforo verde acceso per l’estrazione dell’oro bianco di Montalegre bisogna allora andare sul bollettino dell’Apa. Cioè l’Agenzia che ha dato il via libera ambientale al progetto di esplorazione presentato dalla società Lusorecursos per estrarre il litio e costruire una raffineria nel Comune di Montalegre. Investimento previsto 650 milioni di euro.
Andando avanti nella lettura non proprio agevole del bollettino, si capisce poi il perché del silenzio imposto dal governo al progetto sul litio. Leggiamo: «Lo studio sull’impatto ambientale del piano è stato in consultazione pubblica fino al dieci giugno scorso» ed è stato bocciato dai residenti. A questo punto l’Apa ha dato sei mesi di tempo a Lusorecursos per «riformulare il progetto». Ma «nonostante il parere positivo dato dall’Agenzia» un’assemblea pubblica «molto partecipata» si è espressa a maggioranza contro il progetto. Non solo, ma l’alternativa proposta sullo spostamento della raffineria del litio ancora «non risulta approvata» in quanto – secondo il Comune di Montalegre – la costruzione nascerebbe in un’area di «sviluppo turistico». E così, in attesa di trovare un compromesso sulla raffineria del litio l’Apa ha deciso di dare comunque via libera al piano per la sua estrazione. Ma per evitare di soffiare sul fuoco e alimentare polemiche con gli ambientalisti, Lisbona ha deciso adesso che del litio meno si parla e meglio è.