Sembra un’apparizione, invece è reale. Un lavastrade dell’Ama scorre su via Cola di Rienzo e poi gira su piazza dell’Unità. I passanti sono stupefatti, increduli. Un lavastrade a Roma è una vera mosca bianca. Il Vocabolario Treccani chiarisce: per mosca bianca s’intende una «cosa rarissima».
Il sito Internet dell’Ama spiega: «Lavaggio strade: il servizio prevede un’attività stagionale di lavaggio con lavastrade e con innaffiatrici a elevato getto d’acqua». Probabilmente il mistero sulla presenza solitaria del lavastrade è condensata nella semplice precisazione dell’azienda del Campidoglio per la nettezza urbana: si tratta di «un’attività stagionale di lavaggio». Il vostro cronista non vedeva un lavastrade in azione a Roma da moltissimi anni, forse perché «un’attività stagionale di lavaggio» sembra avere una cadenza da anno bisestile.
Comunque esiste, pur essendo un’operazione di pulizia stradale rarissima. Uno spazzino, con al fianco un veicolo dell’Ama, avanza con una pompa d’acqua ad alta pressione per pulire la via. E Cola di Rienzo, una delle strade più eleganti e più commerciali dell’Urbe, è pulita! Ma tutte le altre zone della città eterna non hanno la stessa fortuna. Basta spostarsi di poche centinaia di metri e si torna purtroppo nella normalità delle vie e delle piazze sporche, piene di cartacce con i cassonetti stracolmi di pattume di ogni genere.
Per una strana coincidenza della sorte Alessandro Gassman nei primi giorni di gennaio torna ad attaccare il Comune di Roma per la sporcizia e il degrado della capitale d’Italia proprio quando il lavastrade si copre di gloria in via Cola di Rienzo. L’attore, figlio del più celebre Vittorio Gassman, parla di «un mondezzaio a cielo aperto».
Le proteste dei romani contro Roberto Gualtieri sindaco di Roma sono forti in tutti i quartieri, dal centro storico alle periferie. Le critiche sono concentrate su due punti fondamentali dei servizi pubblici comunali: la nettezza urbana e i trasporti pubblici fanno acqua da tempo immemorabile. Poi c’è il problema del precario ordine pubblico. La Stazione Termini è preda della microcriminalità, si spara facilmente in periferia per dei regolamenti dei conti tra bande nei quali ogni tanto muore un ragazzo. Gualtieri (Pd), quando fu eletto primo cittadino nel 2021 battendo Virginia Raggi, la sindaca cinquestelle delle promesse mancate, prese grandi impegni di rilancio tuttavia si è visto ben poco.
In particolare pesa il buco nero della pulizia e dello smaltimento dei rifiuti. Gualtieri operò la svolta per il termovalorizzatore nel 2022, vincendo forti resistenze ambientaliste anche dentro il Pd. Ha deciso la costruzione di un termovalorizzatore per dare una risposta strutturale al problema. Ha annunciato: il termovalorizzatore sarà costruito «per la fine del 2026»; nell’area industriale di Santa Palomba «realizzeremo l’impianto più avanzato del mondo dal punto di vista delle performance ambientali», dall’immondizia sarà ricavata una discreta quantità di energia elettrica come nelle grandi metropoli italiane ed europee. Il progetto alla fine c’è dopo molti scontri con le opposizioni e all’interno della maggioranza, ma il cantiere ancora non è partito.