Forti di un’esperienza nell‘ambito familiare, due fratelli hanno intrapreso una scommessa nel mondo della pizza. In zona Magliana, Davide e Raoul Rotundo hanno aperto “Santa Romana-pizzeria di quartiere” con al centro la classica pizza della Capitale, nonostante i loro genitori siano campani e svolgano questa professione da oltre vent’anni.
La romana, sottile e scrocchiarella si distingue da quella napoletana, alta e con la crosta pronunciata. Nel 2007 i genitori Rotundo hanno aperto a Marconi la loro pizzeria napoletana, indirizzata principalmente all’asporto ed è proprio da lì che i due hanno iniziato il loro percorso. Davide nel mondo del marketing, arrivando a collaborare con importanti brand come Peroni. Raoul facendo la gavetta in numerose pizzerie della Capitale. Erano i primi di marzo 2020, quando i fratelli Rotundo decisero di tornare alla pizzeria dei genitori per svolgere la loro attività di take away, durante il lockdown. L’anno successivo -ci raccontano- diedero inizio al progetto di Santa Romana. Romana, perché volevano far capire sin dal principio l’identità del prodotto. Santa, perché la pizza è cosi buona che va santificata. E dunque arriviamo alla pizzeria in zona Magliana. Un ambiente unico che richiama le osterie di una volta e un grande forno a vista, che domina la sala, con una sessantina di coperti, ai quali in primavera si aggiungeranno i trenta del dehors.
Raoul Rotundo inizia ad appena quindici anni a seguire le orme dei pizzaioli con cui ha lavorato nel forno di Fiori di Zucca, la pizzeria dei genitori. Successivamente apprende le principali nozioni e i segreti dell’arte bianca e fa entrare nel 2023 “Fiori di Zucca” nella guida “Roma e il meglio del Lazio” del Gambero Rosso e si fa notare dal giornalista Luigi Cremona che lo ha segnalato come uno dei sette pizzaioli emergenti. La pizza romana contemporanea di Raoul è una tonda fragrante declinata nelle varianti più gustose, dalle classiche alla Rossa, ajo e prezzemolo, la Fiori e alici o la Patate e salsiccia, ai fuori menù riportati sulla grande lavagna a parete che campeggia in sala. Ad integrare le pizze vi è una ricca e variegata friggitoria con supplì classico, bucatino all’amatriciana, lasagnetta al ragù fritta, per passare poi alla più tradizionale bruschetta con i pomodorini o alla versione speciale con “crema d’ajo”. Tutto accompagnato da una buona scelta di birre e vini alla mescita.