Al governo Meloni scappa il manganello. La polizia manganella a Firenze e a Pisa due cortei pacifici di studenti. Le manganellate sono scattate oggi venerdì 23 febbraio su chi è sceso in piazza per protestare in difesa della popolazione palestinese di Gaza, finita da mesi sotto il fuoco dell’esercito israeliano a caccia dei miliziani di Hamas, autori della strage del 7 ottobre 2023.
La polizia manganella a Firenze un corteo composto da studenti, sindacati di base e persone della comunità palestinese, partito da piazza Santissima Annunziata per raggiungere piazza Ognissanti e quindi il consolato degli Stati Uniti. Quando i manifestanti hanno tentato di arrivare a una delle entrate del consolato statunitense sono partite le cariche della polizia. Una ragazza, curata al pronto soccorso, ha subìto il naso fratturato e un taglio sotto l’occhio.
Anche a Pisa sono piovute le manganellate. I poliziotti hanno caricato un corteo di studenti diretto a piazza Cavalieri, nella quale si affaccia l’ingresso dell’Università di Pisa. L’azione della polizia è scattata quando i manifestanti hanno cercato di oltrepassare lo sbarramento delle forze dell’ordine. Una studentessa ha raccontato: «Hanno caricato una manifestazione assolutamente pacifica, ma determinata ad andare avanti per portare la solidarietà al popolo palestinese». Circa una ventina i feriti nelle due città toscane.
Sono corali le critiche alla mano pesante della polizia. Il sindaco di Firenze Dario Nardella, Pd, ha definito «inquietanti» le immagini delle botte agli studenti. Non ci sono scusanti: «Usare la violenza contro chi manifesta pacificamente il proprio dissenso politico non è accettabile». Il sindaco di Pisa Michele Conti, centrodestra, si è detto «amareggiato». Ha telefonato al questore e al prefetto «per chiedere conto di quanto avvenuto…chiunque deve essere libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, sempre».
Il rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi si è detto sconcertato e preoccupato perché l’Ateneo è a favore del «dialogo pacifico fra tutte le posizioni e per il ripudio della violenza in tutte le sue forme». Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, Pd, ha espresso «profonda preoccupazione per quanto accaduto. La Toscana è terra di democrazia, di dialogo, di confronto. Mi auguro che si faccia chiarezza al più presto su quello che è avvenuto in una piazza pacifica dove c’erano degli studenti inermi che esprimevano la loro opinione».
Le opposizioni chiedono conto al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi dell’azione degli agenti. La segretaria del Pd Elly Schlein è sdegnata: «Basta manganellate sugli studenti. Le immagini di Pisa sono inaccettabili: studenti e studentesse intrappolati in un vicolo e caricati a manganellate dalla polizia. Difendiamo la libertà di manifestare pacificamente». Dura anche la reazione del presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte: «Ancora una volta manganellate contro chi protesta per il massacro in corso a Gaza. Questa volta a Pisa, ai danni di studenti, giovanissimi. Altri episodi ci sono stati a Firenze. Sono immagini preoccupanti, non degne del nostro Paese. Non può essere questa la risposta dello Stato al dissenso».