«Qui vivono per sempre
gli occhi che furono chiusi alla luce
perché tutti li avessero aperti
per sempre alla luce».
“Per i morti della resistenza”, di Giuseppe Ungaretti.
La Repubblica Italiana è nata dal sangue del popolo. È nata dal coraggio e dalla ferrea volontà degli italiani di liberarsi dal tacco nazi-fascista, di non abbandonarsi all’apparente ineluttabilità di un destino di oppressione e sottomissione, di resistere.
Le mirabili parole di Giuseppe Ungaretti sono attuali ancora oggi e valgono per ogni uomo libero autenticamente innamorato della propria libertà di pensiero, di parola e di azione, che va esercitata e difesa in tutte le formazioni sociali in cui questi svolge la sua personalità.
Le parole del poeta sono vivide ed efficaci contro ogni pensiero e atto di oppressione, di sopruso, di violenza, di illegittimo o fraudolento esercizio del potere.
Io, per carattere, per dignità e per profonda convinzione, ove disgraziatamente mi capitasse di imbattermi, non accetterò mai di abbandonarmi a un potere falso e abusivo, di addormentarmi davanti alla sua azione violenta, di restare inerte e ignavo chinando la testa, di girarmi dall’altra parte per non vedere o di tapparmi le orecchie per non sentire, ma sempre, senza sosta e con tutti i mezzi offerti dall’etica, dal diritto naturale e dal diritto positivo, mi scaglierò con il pensiero e la parola contro chiunque faccia violenza al mio status di uomo libero o si appropri fraudolentemente di prerogative e poteri che solo il popolo sovrano può attribuire.
Chi ha donato il sangue perché oggi l’Italia sia un Paese libero e democratico ha diritto perenne di avere come eredi degli uomini – cittadini consapevoli che il coraggio e la resistenza, se necessari, sono il nerbo vero della vita democratica e della Libertà.
I nostri occhi, grazie a quelli di coloro che li ebbero chiusi dalla violenza di un potere barbaro e omicida, sono aperti e vedono la Luce. E sono tanti, tantissimi, una moltitudine pacifica ma ferreamente determinata di uomini liberi che, se purtroppo costretti da un potere abusivo, fraudolento e violento, hanno il dovere di resistere e di vincere.