Libri. “Pugnali nel Foro”

Un immenso impero a cavallo tra Europa, Asia e Africa. Violence in the Forum ovvero Pugnali nel Foro racconta 55 anni cruciali, quelli delle guerre sociali romane. Sono gli anni delle lotte della gleba contro l’aristocrazia per l’uguaglianza dei diritti civili e politici. Vanno dal 133 al 78 avanti Cristo, dai fratelli Gracchi difensori delle classi popolari alla morte del dittatore Silla, alfiere della nobiltà.

Pugnali nel Foro, "Violence in the Forum" ultimo libro di Natale Barca

“Violence in the Forum” ultimo libro di Natale Barca

La storia di Roma antica è una lunghissima e magica miscela di civiltà e di violenza, di sanguinose conquiste e di pacifica convivenza di etnie diverse accumunate dalla lingua latina e dalle leggi dell’Urbe. Natale Barca ha scritto molteplici libri di storia romana e greca, in inglese e in italiano. L’ultima fatica letteraria è ancora in inglese ed è destinata al mercato anglosassone. Il titolo è: Violence in the Forum. La casa editrice del volume di 280 pagine è Casemate Publishers di Hovertown (Philadelphia, Usa) e Barnsley (Regno Unito). La pubblicazione è prevista tra giugno e luglio.

Il libro si lega a un altro volume, pubblicato da Barca sempre in inglese: Before Augustus. The Collapse of the Roman Repubblic. Ovvero Prima di Augusto. Il Collasso della Repubblica Romana. È la vicenda drammatica delle guerre civili: della congiura e dell’uccisione di Gaio Giulio Cesare, della lotta contro i congiurati, dello scontro tra gli ex alleati Marco Antonio e Ottaviano Augusto fino alla vittoria di quest’ultimo con la fondazione del Principato, l’Impero Romano.

«L’ingresso dei pugnali nel Foro», precisa un comunicato stampa, è un’espressione letteraria che individua un periodo storico preciso, quello degli anni tra il 133 e il 122 avanti Cristo durante i quali, a Roma, i tribuni della plebe Tiberio e Caio Sempronio Gracco, due fratelli, persero la vita in modo violento durante sanguinosi disordini di piazza. Quelle morti e una serie di successivi eventi segnarono la rottura dell’ordine costituzionale e l’inizio di una crisi politica. Ebbe così inizio un processo politico che, in un arco di tre generazioni, avrebbe segnato la fine della Res publica e l’avvento del Principato. Una transizione di violenza, saccheggi e distruzione senza fine, comprese tre guerre civili particolarmente aspre e sanguinose. 

Violence in the Forum, cioè “L’ingresso dei pugnali nel Foro”, è un libro che riporta le lotte di fazione avvenute durante i primi decenni successivi all’ingresso dei pugnali nel Foro, precisamente durante gli anni dal 133 a.C., (assassinio di Tiberio Gracco) al 78 a.C. (morte di Lucio Cornelio Silla, sopravvenuta quando questi si era ormai ritirato a vita privata, dopo essere stato console, avere vinto la guerra civile contro Gaio Mario ed essere stato nominato per legge dittatore a vita).

Natale Barca

A quei tempi, a Roma, la politica interna era alimentata dal conflitto sociale (le famiglie senatorie contro la plebe di basso ceto; gli “equites” che si schieravano ora da una parte ora dall’altra secondo la loro convenienza del momento). Questo si rispecchiava nella contrapposizione non solo dialettica di due schieramenti politici antagonisti, quello degli Ottimati e quello dei Popolari, che venivano definiti “partes”, ma non erano partiti politici, erano piuttosto due fazioni, visto che ciascuno di essi era guidato da una o più figure eminenti ed era caratterizzato da settarismo e intolleranza.

Il confronto politico consisteva non solo nei discorsi pronunciati in Senato, nelle piazze e nei tribunali, con solennità e intensità, ma anche in episodi di corruzione elettorale e di corruzione dei giudici, sanguinosi disordini di piazza, omicidi politici, colpi di stato, cacce all’uomo, esecuzioni sommarie e linciaggi, perfino in guerre civili (che s’intrecciavano con guerre esterne) e in un sistema di uccisioni legalizzate, oggi comunemente noto come proscrizione.

Violence in the Forum ripercorre quel periodo tumultuoso, raccontando le trame del Senato di Roma contro i Gracchi e la morte violenta dei due fratelli; la misteriosa morte di Publio Cornelio Scipione Emiliano, il distruttore di Cartagine e Numanzia; il feroce linciaggio di Lucio Apuleio Saturnino; la politica avventuristica di Saturnino, tribuno della plebe sedizioso; la guerra civile tra Mario e Silla, compresi l’assedio e la capitolazione di Roma e il regno del terrore instaurato da Mario; la definitiva vittoria riportata da Silla sul campo di battaglia e l’annientamento degli avversari politici sopravvissuti alla guerra, ottenuto attraverso la proscrizione.