La ragazza più bella del mondo negli Anni Trenta, secondo il regista Max Reinhardt, era la sedicenne Hedwing Eva Maria Kiesler divenuta famosa come attrice col nome di Hedy Lamarr.
Era nata a Vienna nel novembre del 1914 da una famiglia agiata: il padre banchiere ebreo, la madre pianista, originaria di Budapest e cattolica. A dieci anni la bimba sapeva già parlare due lingue e suonare il piano. Oltre ad essere bella era dotata di un’intelligenza geniale, ma rinunciò ai corsi di laurea in ingegneria per frequentare l’Accademia drammatica di Berlino, iscriversi ad un corso di recitazione con Ernst Arndt per poi accedere ai Sascha Film Studios.
Divenne famosa per il controverso film Estasi, dove comparve nella prima scena di sesso della storia del cinema. Il film fu vietato negli USA e ritenuto osceno dalla Chiesa Cattolica.
Il giorno della première (Praga, 20 gennaio 1933), di fronte alla visione delle scene di nudo, la giovane lasciò la sala durante la proiezione, pensando fosse la fine della sua carriera. Il film fu anche apprezzato. «Siamo privi di parole per rendere l’idea delle qualità di Estasi. È un poema pittorico, una sinfonia di stati d’animo e movimenti espressi con le più evanescenti sfumature della visione e dell’ascolto. Vive di un’armonia e di un ritmo che sono i ritmi crescenti e decrescenti della natura.» (F. Stein, The Hollywood Spectator, 23 maggio 1936).
Le copie del suo primo film, tanto discusse, cercò di accaparrarsele per poi distruggerle il suo primo marito, Fritz Mandl, mercante e proprietario di un’industria di armi. Era così possessivo e dispotico che l’attrice, travestitasi da cameriera, fuggì prima a Parigi e poi a Londra, dove conobbe Louis B. Mayer.
Nel 1937 emigrò negli Stati Uniti forte di un contratto con la MGM. Con il suo fascino esotico e la sua bellezza, divenne una delle attrici più richieste di Hollywood, protagonista di film di successo come Algeri (1938), Sansone e Dalila (1949), e Com’era verde la mia valle (1941).
Ma la strada della celebrità passava attraverso gli uomini, infatti ebbe a dichiarare: «La scala che conduce al successo a Hollywood è di solito addetto stampa, attore non protagonista, regista, produttore, attore protagonista; e diventi una star se vai a letto con ciascuno di essi in quest’ordine» (dal libro Cosa farebbe Frida Kahlo? di Elizabeth Foley e Beth Coates, ed. Sonzogno, 2018).
Ma Hedwig Eva Maria Kiesler, la Hedy Lamarr nel mondo del cinema, fu straordinaria perché rivoluzionò la tecnologia delle comunicazioni.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, pensò di contribuire allo sforzo bellico in collaborazione con il compositore George Antheil, con cui sviluppò un sistema di comunicazione segreta, chiamato salto di frequenza, che prevedeva la trasmissione di segnali radio su diverse frequenze per evitare l’intercettazione nemica. Questo sistema non fu utilizzato durante la guerra e la domanda di Hedy per entrare nel Consiglio Nazionale degli Inventori fu rifiutata. Le chiesero invece di raccogliere fondi per lo sforzo bellico, vista la sua fama. Riuscì a raccogliere sette milioni di dollari e, nel frattempo, si dedicò ad altre invenzioni: modelli di segnali stradali, scatole di fazzoletti, collari fluorescenti per cani e cubetti di bibita frizzante in polvere.
Ma il principio alla base del salto di frequenza divenne fondamentale per lo sviluppo di tecnologie come il Wi-Fi, il Bluetooth e il GPS. La validità del suo contributo tecnologico le fu riconosciuto solo negli anni Novanta. Nel 1997, Lamarr e Antheil furono premiati con il Pioneer Award dalla Electronic Frontier Foundation. Il suo lavoro è stato ulteriormente celebrato con la sua introduzione nella National Inventors Hall of Fame nel 2014, oltre 14 anni dopo la sua morte nel 2000.
Nel 1953 Hedy si ritirò a vita privata ma continuò a fare film e a dare scandalo: divorziò sei volte, denunciò l’editore della sua autobiografia, fu accusata di taccheggio e si sottopose a vari interventi di chirurgia plastica, nonostante l’età. Ma la storia di Hedy Lamarr, che ha sfidato le convenzioni e ha utilizzato la sua bellezza e il suo ingegno per vivere la sua vita con passione, intelligenza e determinazione, serve tuttora da esempio per le donne.