C’è una grande sintonia tra Giorgia Meloni ed Elon Musk. La presidente del Consiglio vola a New York per l’assemblea generale dell’Onu. Ritira anche il premio “Global Citizen Awards 2024” dell’Atlantic Council consegnato da Musk, il fondatore di Tesla. Il riconoscimento è per il ruolo pionieristico di prima donna premier in Italia, per il forte sostegno alla Ue e alla Nato, per aver guidato il G7.
Giorgia Meloni ringrazia Musk. Loda «Elon per il suo prezioso genio». Esalta i valori dell’Occidente: «Il patriottismo è la miglior risposta al declinismo». Elon Musk, grande tifoso della rielezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti, l’uomo più ricco del mondo con un patrimonio stimato di oltre 250 miliardi di dollari, non lesina complimenti: «Ammiro Giorgia Meloni», ha fatto un lavoro «straordinario», ha mietuto grandi successi in economia, «è una persona onesta, vera, autentica». Anzi è fin troppo prodigo di complimenti arrivando a dire: Meloni «è addirittura più bella dentro che fuori».
Elon Musk è un personaggio molto corteggiato per due ragioni: 1) è molto vicino a Trump, potrebbe perfino far parte della sua amministrazione se venisse rieletto alla Casa Bianca, 2) è un imprenditore potentissimo proprietario di Tesla (auto elettriche), X (la rete sociale ex Twitter), SpaceX (aerospazio) e di tante altre aziende di altissima tecnologia.
Meloni, donna di destra, prima tifava per Trump poi da posizioni nettamente atlantiste si è spostata su Joe Biden divenuto presidente degli Stati Uniti. Il presidente democratico l’ha apprezzata e abbracciata pubblicamente più volte. Ma ora, tramite Musk, c’è un riavvicinamento a Trump, possibile vincitore della Casa Bianca su Kamala Harris. Non solo: il potente imprenditore americano potrebbe investire in Italia affamata di tecnologia e di posti di lavoro.
Di qui il “bacio della pantofola” a Musk. La presidente del Consiglio ha un ottimo rapporto. Nel 2023 e nel 2024 ha già avuto due incontri con lui in Italia. Complimenti, sorrisi e abbracci negli Stati Uniti e nel nostro paese ma per ora niente investimenti nella Penisola. Si era parlato in particolare di una possibile fabbrica di auto elettriche Tesla mentre Stellantis ridimensiona pesantemente produzione e occupazione in Italia, tanto da mettere in forse la stessa vita di Mirafiori, lo stabilimento a Torino simbolo dell’ex Fiat.
La concorrenza a destra è forte tra Meloni e Matteo Salvini anche su questo fronte. Sarà un caso ma il segretario della Lega, vice presidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture invita Musk al raduno dell’estrema destra internazionale del 6 ottobre a Pontida. Per l’appuntamento già si sono prenotati Marine Le Pen e Victor Orbàn. Musk ha già solidarizzato con Salvini sul tema migranti: ha definito «pazzo» il pubblico ministero di Palermo che ha chiesto 6 anni di reclusione per il ministro, accusato di non aver fatto sbarcare nel 2019, da titolare dell’Interno, le quasi 150 persone a bordo della nave Open Arms.