Voto in Liguria,
vince l’astensione
il Pd con la febbre

Mancato rigore a porta vuota. Calzante il ricorso di questa immagine calcistica per descrivere sinteticamente quello che è accaduto in Liguria; per una manciata di voti, d’accordo, ma il centro-sinistra (o come si vuol definire quel blocco di forze politiche che si oppone alla coalizione di centro-destra pur fiaccato dalle inchieste giudiziarie in corso), ha mancato il suo obiettivo.

Puntuali le giaculatorie post-elettorali: un po’ tutti pigolano di percentuali; di geometriche alleanze di vertice, fallite, mancate, non capite; di successi o insuccessi dei singoli e delle coalizioni. Di quel 54 per cento che in concreto ha espresso il suo “vaffa” senza ricorrere più a un Beppe Grillo che non crede neppure più lui a quello che dice, e in blocco li ha rifiutati, se ne impipano; letteralmente. Altissima e ripetuta, ormai un dato consolidato, l’astensione: vota il 46 per cento degli aventi diritto, sei punti e mezzo in più della precedente, omologa elezione del 2020.

opposizione, Elly Schlein

Elly Schlein

Ne prenderanno atto leader e sedicenti tali? Il Partito Democratico si potrà consolare per la crescita dei suoi consensi. Però la sua politica, sia tattica che strategica, di posticcia “unità” non è vincente; se si guardano i risultati al momento Elly Schlein non ha vinto ancora una elezione: non in Abruzzo, non in Basilicata, non in Piemonte… Ha conquistato sì la presidenza della Regione Sardegna: ma il presidente è una signora che ha il M5S come riferimento, e soprattutto ha perso il centro-destra che in quell’occasione ha puntato su un cavallo zoppo: che peraltro, come coalizione, in termini di consenso, ha superato il blocco di centro sinistra. La strategia anche di recente descritta dal “consigliere” Goffredo Bettini non ha portato i risultati auspicati, tutt’altro: l’opposizione è un coacervo litigioso e preda di mille pulsioni contraddittorie. Vedremo ora cosa accadrà in Umbria e nell’Emilia-Romagna. Una facile previsione si può farla fin da ora: alta sarà l’astensione: l’inevitabile risultato di un frenetico lavorio di un fascio di oligarchie che strangola la democrazia.