Eh no. Neppure Mattarella è riuscito a sottrarsi. Forte della meritata stima e dell’affetto di cui gode ha ceduto alla bulimia degli interventifici. Un giorno sì e un altro pure buca lo schermo tv o dichiara alla stampa, sempre per ricordare qualcosa, magari al raduno delle giovani marmotte.
Intendiamoci, le presenze politiche, dovute, necessarie e puntuali sono sempre bene accolte, a prescindere ma a volte risultano sommerse da incursioni negli anniversaricidi, inutilmente ripetitive o addirittura esondanti. Anche perché vanno ad inserirsi in uno scadenzario già affollato di celebrazionifici, che attentano pericolosamente alla sopravvivenza dei santi nel calendario, pur sempre universalmente gregoriano. Forse avremo presto la giornata postuma del giorno prima e chissà, anche quella anticipata del giorno dopo.
Se poi mettiamo nel conto i 730 patrimoni immateriali dell’Unesco, 15 solo in Italia guidati, ca va sans dire, dalla pizza, non c’è filo d’Arianna che ci faccia uscire dal labirinto cieco. Ma non basta. Come la mettiamo con le giornate mondiali Onu e affini che non concedono nemmeno uno sbadiglio? Preziose, molte, per carità, forse un po’ iettatorie nonostante puntino meritoriamente ad un risarcimento ideale. Violenze, colpevoli carenze, pace, guerra, diritti, aspirazioni, emergenze, tutto va ricordato il giornatemondialificio non perdona. Anche se c’è il rischio “todos caballeros”.
E la corsa è ad arricchire di nuove presenze caselle giornaliere già occupate, che da monolocali diventano tricamere in pieno abusivismo. Cosi i diritti dei bambini devono coabitare con l’industrializzazione dell’Africa e con la memoria transgender. Sic transit gloria mundi!
E basta, direte, ti sei alzato male stamattina? Forse. È che fra le tante amenità risulta anche, il 19 novembre, un world toilet day che detto in inglese fa un certo effetto, ma non è altro che la giornata mondiale del gabinetto! Per carità, l’intento è nobile visto che serve a sensibilizzare sull’assenza di servizi igienici che riguarda, con annessi e connessi, il 40% della popolazione mondiale. No, non è diretta all’amministrazione comunale di Roma. Il sindaco può continuare a ridere vantando presunti successi, fra i quali si presume contempli la scandalosa emergenza latrine, denunciata da cittadini, artisti, scrittori, stranieri di passaggio. Nella capitale sembra che non servano, basta vietare l’uso di diuretici e lassativi e frenare “l’incontinenza”, quella sì dannosa, di Mentana!
Vabbè ma quante storie! Il fatto è che il 19 novembre sono nato io, nella notte dei tempi, alle 11 del mattino, a casa, giornata plumbea, guerra in corso, ostetrica arrivata tardi, cinque chili e passa di peso, non una passeggiata per la partoriente al lavoro fino all’ultimo, metabolismi sconvolti da alimentazione impropria, stress, difficoltà indicibili. Il racconto mi ha sempre legato con dolcezza a questa data in cui però… dal 2013 si celebra il cesso. Fossi nato il 21 sarei stato al sicuro con la giornata della filosofia, pur restando sempre un maledetto scorpione. Scavallando di un mese, il 22 dicembre avrei raggiunto il massimo: la giornata dell’orgasmo, capricorno triste e solitario. Mi è andata male.