È in corso presso le Gallerie Nazionali di Arte Antica, nella sede di Palazzo Barberini, la mostra “Dario Fo e Franca Rame: il mestiere del narratore”, a cura della Compagnia Teatrale Fo-Rame, in collaborazione con il ministero dei Beni e delle attività culturali. L’esposizione ripercorre la storia del Premio Nobel italiano per la letteratura, scomparso appena 5 mesi fa, e quella di sua moglie Franca Rame, compagnia nella vita e sul palcoscenico, in un percorso di 150 opere, in cui sono evidenziate le fasi fondamentali della loro vita artistica.
Sono in esposizione disegni, tele, arazzi, copioni, foto, documenti, pupazzi, maschere, costumi e oggetti di scena. Due artisti, Fo e Rame, che hanno sviluppato una tecnica di narrazione che mette insieme tutte le loro esperienze: la pittura, la scrittura, la musica e il teatro.
Questa miscela di arti ha fatto nascere una modalità di esposizione che si basa sulla presentazione pittorico-figurativa, plastica e narrativa fuori da ogni convenzione. Non mancano l’impegno politico e la ricerca delle verità storiche, che sono un filo comune in tutte le loro opere e hanno originato una contro-informazione, che si faceva denuncia con conseguenti censure e manifestazioni.
Interessante rivedere gli anni Sessanta con i dibattiti a fine spettacolo e la nascita di un teatro in cui l’unico committente è il pubblico. La mostra è una sintesi dell’enorme mole di materiali conservati negli anni, grazie al minuzioso lavoro di Franca Rame, lavoro che ha dato luogo alla nascita dell’Archivio Rame Fo-MusALab, che da un anno è ospitato nella sede dell’Archivio di Stato di Verona. L’esibizione è visitabile fino a domenica 25 giugno.