Mentre nel novembre del 1915 l’Europa era sconvolta dalla Prima guerra mondiale, a Vienna esordiva La Principessa della Czarda, un’operetta in tre atti ricca di colpi di scena sul tema dell’amore. L’operetta va in scena a Roma dall’11 al 27 ottobre, dal giovedì alla domenica, al Teatro Arcobaleno – Centro Stabile del Classico con la compagnia teatrale Guarner Bros.
La Principessa della Czarda di Leo Stein e Béla Jenbach, con le musiche di Emmerich Kálmán, è uno dei più grandi successi nella storia dell’operetta. Lo spettacolo, andato in scena per la prima volta a Vienna nel 1915, sarà fatto rivivere, precisa un comunicato stampa, con melodie originali e contaminazioni da cantanti di spicco quali Edoardo Guarnera, Mariella Guarnera e Annalena Lombardi; sarà inoltre reso particolarmente suggestivo dai costumi originali del Re dell’Operetta Sandro Massimini, dal quale il famoso tenore Guarnera, che ne ha curato la regia, trae costantemente ispirazione.
Le coreografie sono di Eleonora Pedini e l’allestimento di Mariella Guarnera che, alla sua prestigiosa carriera di mezzo soprano nei più importanti teatri italiani e stranieri, sta affiancando anche l’attività di scrittura di versioni fantasiose e accattivanti dei maggiori capolavori della piccola lirica.
La trama, tra intrecci amorosi e divertenti equivoci, vede protagonista l’amore contrastato tra il principe Edvino Carlo e la canzonettista Sylva Varescu. Cecilia, madre di Edvino, con astuta strategia e la complicità del generale Rohnsdorff, fa di tutto per impedire l’unione tra i due, imponendo a Edvino il fidanzamento ufficiale con la contessa Stasi.
Ma l’amore e l’astuzia femminile fanno aguzzare l’ingegno all’affascinante Sylva che si presenterà a palazzo sotto mentite spoglie, accompagnata dal conte Boni, grande amico di Edvino.
Sarà proprio Boni a smuovere un tassello importante della vicenda. Il suo incontro con la contessa Stasi, suscita in entrambi un’empatia e una sinergia amorosa che rispondono al cosiddetto “colpo di fulmine”.
Questo perché il cuore di Stasi è libero, sapendo lei bene che quella con Edvino sarebbe solo un’unione di “facciata” e soprattutto che lui è perdutamente innamorato di Sylva. Ma tanto la principessa Cecilia è maldisposta nei confronti di Sylva, al contrario il principe Leopoldo (padre di Edvino) è letteralmente incantato dalla sua bellezza. E che dire del barone Feri Von Kerekes, vecchia conoscenza della madre di Edvino, che svelerà un importante segreto che porterà a un finale brillante e scoppiettante come in un crescendo rossiniano.