Si è svolta nella sala stampa della Camera dei Deputati la presentazione della prima proposta di legge a tutela del collezionismo minore che prevede la creazione di una Fondazione e di un Museo permanente nella città di Roma. Un vero e proprio appuntamento con la storia perché, ad oggi, non esiste nessuna norma né organismo di coordinamento per gli oltre 100.000 collezionisti presenti in tutta Italia.
Hanno partecipato alla conferenza stampa il questore della Camera dei Deputati, on. Edmondo Cirielli, firmatario della proposta di legge, Aldo Rossi Merighi, presidente dell’associazione “Sant’Anna”, ente promotrice, l’avvocato Carlo Sallustio dello Studio Nunziante Magrone che ha contribuito alla stesura del testo e il consigliere delegato della Federcalcio Servizi, Mauro Grimaldi, curatore della mostra Un Secolo d’Azzurro. A moderare l’incontro l’avvocato Guido Cecinelli del Collegio di Garanzia del Coni.
«Tutti conosciamo l’importanza mondiale che nei secoli e tutt’oggi riveste il collezionismo -ha esordito Cirielli- grazie al quale è stato possibile creare prestigiose collezioni museali. L’Italia racchiude un notevole patrimonio culturale e storico dell’umanità, tutelato e promosso dalla nostra Costituzione e dal Codice dei Beni Culturali (Codice Urbani)».
«Partendo da questa premessa -spiega- riteniamo opportuno attribuire la giusta rilevanza al settore del collezionismo minore che, pur differenziandosi dalla categoria del collezionismo d’arte, racchiude cimeli e reperti che costituiscono eccellenti testimonianze dell’evoluzione storica e culturale della nostra Nazione».
«A tal fine -annuncia Cirielli- si darà vita ad una Fondazione e ad un Museo permanente nella città di Roma per promuovere e tutelare il collezionismo. Una Fondazione di riferimento che possa collegarsi ad associazioni nazionali, senza scopo di lucro, per promuovere mostre ed eventi del collezionismo minore».
«Mi adopererò -conclude l’esponente di punta di Fratelli d’Italia- affinché tale proposta venga sostenuta da tutti i gruppi parlamentari che hanno a cuore la storia, la tradizione e la cultura della nostra Patria».
Soddisfatto il presidente Rossi Merighi: «L’avvento di Internet e dei social network in pochi anni ha completamente rivoluzionato il mondo del collezionismo minore: da semplice settore di nicchia è ormai un fenomeno di massa su scala globale. Sta diventando una vera e propria professione soprattutto per le nuove generazioni. Per questo motivo chiediamo di dare voce agli oltre 100 mila collezionisti presenti in Italia mediante l’istituzione di una Fondazione che li tuteli».
Gli fa eco Grimaldi: «Quando parliamo di memoria collettiva il riferimento va all’identità culturale di un popolo e di ciascuno di noi. La memoria collettiva è fatta di quotidianità, di piccoli oggetti, non certo delle grandi opere d’arte. Non esiste un collezionismo di seria A e uno di serie B. La preservazione della memoria storica passa attraverso la conservazione di tanti oggetti e più è capillare la rete del collezionismo più la memoria storica viene salvaguardata».
Nei dettagli della proposta di legge è entrato l’avvocato Sallustio: «Il collezionismo è stato sin qui preso in esame dalla normativa in un’ottica frammentaria, avendo riguardo a singoli profili. È il caso, ad esempio, della tutela dei beni culturali in relazione alle collezioni d’arte. La novità di questo disegno di legge è la definizione e qualificazione quanto meno del collezionismo cd. minore, ma che minore certamente non è per numero di appassionati e per il rilievo culturale e di costume che riveste. Ciò rappresenta un presupposto importante per la sua valorizzazione e promozione come fenomeno culturale e sociale, in quanto strumento privilegiato per conoscere la storia, la cultura e l’evoluzione del costume e della società italiana».