Ricchi e poveri. Uomini e donne. Anziani e giovani. Il Coronavirus è un contagio implacabile. Colpisce tutti senza distinzioni. È successo in tutto il mondo e anche in Sardegna durante le vacanze d’agosto nel mare da sogno dell’isola.
È risultato positivo al Covid-19 anche Silvio Berlusconi, probabilmente contagiato durante le vacanze nella sua villa in Costa Smeralda. Poi è stato costretto al ricovero nell’ospedale San Raffaele di Milano. Sono risultati “positivi” anche la compagna Marta Fascina, i figli Luigi e Barbara Berlusconi, in vacanza con lui in Sardegna. “Positivo” e ricoverato per la malattia anche Flavio Briatore, imprenditore amico e compagno del Cavaliere in diverse piacevoli giornate in Costa Smeralda. Il presidente di Forza Italia ha ringraziato le tante persone per gli auguri di buona salute e ha ignorato le offese. Ha ironizzato: «Il mio tampone ha una carica virale da record, la conferma che resto il numero uno».
Certo la disavventura di Briatore non è stata del tutto una sorpresa: gran parte dei clienti e del personale del Billionaire, il suo ristorante-discoteca in Costa Smeralda, sono stati colpiti dal contagio. Ma anche politici, altri imprenditori, famosi uomini e donne dello spettacolo, celebrità del calcio sono incappati nella infezione. Arturo Lorenzoni, candidato del centro-sinistra alla presidenza del Veneto, è svenuto durante una diretta su Facebook ed è stato ricoverato in ospedale.
Nella trappola della pandemia sono caduti anche migliaia di turisti milanesi, romani e napoletani. Giovani e anziani. I focolai sono divampati nelle discoteche e nelle spiagge sarde per la poca prudenza e lo scarso distanziamento. Ma i focolai più insidiosi sono state le resse sui traghetti e sugli aerei, nei porti e negli aeroporti, per andare e tornare dalla Sardegna. Molti sardi se la sono presa con i turisti “untori”.
Ricchi e poveri, molte volte, hanno subito la stessa triste sorte. La malattia rende uguali, come la morte. Una celebre poesia di Totò sulla morte dà una sintesi efficace: il virus è «una livella».