Musica elettronica, dance, rock-progressive, e quest’anno installazioni video e proiezioni d’artista: il Festival dell’Accademia di Francia a Roma Villa Aperta è tornato a Villa Medici l’8 e il 9 giugno, con una nuova formula che affianca l’arte visiva a nove concerti e dj set, nelle due serate di live curate, per l’edizione numero sette, da Cristiano Leone.
Nel suggestivo scenario di Villa Medici si sono alternate band di richiamo internazionale come Keziah Jones, the Avener, Ofenbach, Nico Vascellari con Ninos Du Brasil, Golden Bug & Desilence con il progetto musicale e visivo V.I.C.T.O.R. LIVE, linguaggi musicali, e artisti visivi come Simon Rouby, Native Maqari e Chemical Bouillon.
Fin dagli esordi, nel 2010, il festival ha avuto l’obiettivo di favorire l’incontro tra gli artisti più significativi della scena francese e italiana, e dar vita a una grande festa elettronica, caratterizzata quest’anno dal dialogo tra musica e arte, e da un progetto che ha messo in rete Villa Medici con la città, il Villa Aperta City Contest, una vera e propria “caccia al tesoro” in alcuni siti storici di Roma. I partecipanti dovevano sintonizzarsi sui canali social di Villa Medici e seguire le istruzioni per vincere i biglietti d’ingresso al Festival.
Villa Aperta è cominciata in un’atmosfera immaginifica, quasi lunare con il violino di Erica Scherl e le percussioni di Valerio Corzani, componenti del gruppo italiano Interiors. Le danze sono state aperte dai Combo Charlie, con il loro inconfondibile stile french electro rock.
Seconda serata con l’apéro eléctronique immerso nella poesia noisy di Dagger Moth a.k.a. Sara Ardizzoni. Molto apprezzato Nino Du Brasil, le cui performance sono state definite dalla stampa “leggendarie e mitologiche” e hanno portato a Villa Medici un’insolita atmosfera tropicale.
Il festival Villa Aperta è nato nel 2010 con l’idea di far dialogare un’antica istituzione come l’Accademia di Francia in Villa Medici con la più significativa scena pop, electro e rock internazionale. Da un anno Villa Medici ha come direttrice Muriel Mayette-Holtz, che intende aprire quanto più possibile le porte dell’Accademia a giovani artisti italiani e stranieri.