Ci voleva un vecchio di quasi 80 anni, un democratico moderato appena eletto presidente tra i veleni lasciati dal trumpismo e un diffuso scetticismo a sinistra, per dimostrare che cosa può fare la politica. Joe Biden, “l’addormentato”, come amava definirlo Trump, ha sorpreso tutti, mettendo sul piatto la vaccinazione di massa e una montagna di soldi. «Abbiamo ascoltato la voce del popolo americano», ha detto in televisione.
Una dichiarazione, che poteva star benissimo in bocca al populista Trump, con la quale il nuovo presidente ha voluto sottolineare che lui non ha risposto alla «voce del popolo» con le parole e gli slogan tipici della demagogia sovranista, ma con i fatti concreti che appartengono alla politica.
E i fatti concreti sono – appunto – i soldi e i vaccini. Quasi duemila miliardi di dollari messi direttamente sui conti correnti dei poveri e dei disoccupati, ma anche di tante famiglie della classe media. 300 dollari a settimana come assegno di disoccupazione e 1.400 dollari per gli individui che guadagnano fino a 75 mila dollari l’anno e le famiglie che ne dichiarano 150 mila.
Intanto, la nuova vaccinazione di massa marcia al ritmo di tre milioni al giorno. Per raggiungere l’immunità di gruppo «entro il prossimo 4 luglio», festa dell’Indipendenza. Una data simbolica che, a partire da adesso, potrà essere celebrata anche come la giornata dell’«indipendenza dal virus», ha detto Biden subito dopo aver ottenuto il via libera del Congresso al più grande pacchetto di aiuti statali della recente storia americana.
Una mossa coraggiosa. Per alcuni economisti azzardata e forse rischiosa. Ma l’obiettivo politico del democratico Biden è adesso quello di recuperare il consenso di una classe media sedotta da Trump. Senza dimenticare che la grande scossa data all’economia americana adesso può consentire agli Usa di riprendersi la leadership planetaria minacciata dalla Cina.