Sorpresa, lista Calenda
primo partito a Roma

Se la Lega crolla a Milano e Torino, nella capitale, la lista di Fratelli d’Italia viene superata da quella di Calenda. E così la prima spiegazione del flop del centrodestra alle amministrative è che Salvini e Meloni hanno sbagliato candidati e campagna elettorale.

Crollo del M5S, Giorgia Meloni e Matteo Salvini

Giorgia Meloni e Matteo Salvini

L’ossessione del leader leghista per i sondaggi, che segnalavano la continua ascesa di Fratelli d’Italia, lo ha portato a inseguire Giorgia Meloni e smarcarsi da Draghi. In una propaganda elettorale tutta centrata contro il green pass e altre misure anti-Covid prese dal governo di cui la Lega fa parte.

Non aver capito che questo non era in sintonia con buona parte dell’elettorato leghista del Nord e, per di più, avrebbe irritato l’ala governista del partito è stato forse l’errore maggiore. 

Fatale è stato poi il lungo braccio di ferro con la Meloni per la scelta (quasi fuori tempo massimo) dei candidati sindaci del centrodestra. Con una serie di veti incrociati superati incoronando a Milano e a Roma due perfetti sconosciuti, un medico e un avvocato. I cosiddetti “candidati civici” che non hanno funzionato. Fragili e senza esperienza, alla fine hanno mostrato tutta la loro scarsa competitività rispetto ai concorrenti del centrosinistra.

Certo, nessuno aveva dubbi sulla vittoria milanese di Beppe Sala al primo turno, ma lo sfidante voluto da Salvini per affrontare il sindaco uscente è stato staccato di ben 15 punti.

E adesso? Il segretario leghista accenna a un mea culpa: «Facciamo tesoro degli errori», mentre la presidente di Fdl se la prende con «l’astensionismo al 50 per cento».

Crollo del M5S, Carlo Calenda

Carlo Calenda

Sta di fatto che nemmeno lei ha sfondato, prendendo meno voti di quelli che le attribuivano i sondaggi. A cominciare dalla capitale, dove il “suo” candidato, Michetti, va sì al ballottaggio, ma con appena tre voti in più del dem Gualtieri, che adesso dovrebbe prendersi il Campidoglio senza troppi problemi. Potendo pescare tra gli elettori di centrosinistra che al primo turno non hanno votato per lui.

Il crollo del M5S e i buoni risultati del centrosinistra, che si prende Milano, Napoli e Bologna al primo turno, fanno tornare il Paese al vecchio bipolarismo destra-sinistra. Ma è forse troppo presto per cantare vittoria, come fa il segretario del Pd Enrico Letta.

La “rivincita” del Partito Democratico c’è stata, soprattutto  dove sono stati presentati (vedi Napoli) candidati condivisi con Cinquestelle. Il problema è che adesso, dopo il crollo delle liste del M5S, precipitate al minimo storico, Conte dovrà affrontare la resa dei conti interna. Quindi, non potrà presentare il Movimento fondato da Grillo come una specie di ruota di scorta del Pd.