Brucia Castelfusano, la vasta pineta a un passo da Ostia. Roma, come una settimana fa, è di nuovo assediata dal fuoco. Oltre alla grave siccità e al caldo torrido sembra che dietro gli incendi ci sia anche la mano dell’uomo. Brucia Castelfusano, uno dei maggiori polmoni verdi della metropoli, ieri pomeriggio ha preso di nuovo fuoco la storica pineta. Purtroppo si tratta di incendi molto più vasti e pericolosi di quelli scoppiati lo scorso 7 luglio.
Il fumo dei roghi ha oscurato il cielo. Un tratto della via Cristoforo Colombo, che collega Ostia a Roma, è stato chiuso al traffico, mandando in tilt la circolazione sull’arteria più importante tra la capitale e la costa. Molte case sono state evacuate. Dai primi rilievi sembra che il fuoco si sia propagato in tre punti distinti della pineta. I tre roghi sarebbero scoppiati quasi in contemporanea su versanti opposti, ma sulla stessa linea d’aria. Oltre ai vigili del fuoco sono intervenuti anche elicotteri e aerei anti incendio.
Brucia Castelfusano e la colpa non è solo della grave siccità. I carabinieri in serata hanno arrestato un giovane idraulico di 22 anni, originario di Busto Arsizio, in provincia di Varese, perché sorpreso nella pineta ad appiccare il fuoco su alcuni fazzoletti di carta. Il ragazzo ha tentato di sfuggire ai carabinieri cercando di nascondersi nella vegetazione, ma è stato preso dai militari.
Virginia Raggi è allarmata: «È una situazione gravissima, non si esclude alcuna ipotesi sulle cause. C’è la necessità che sia presa in carico da tutti». Secondo la sindaca di Roma «il Municipio non può essere lasciato solo. Serve l’aiuto della regione Lazio e del governo. Roma non può essere lasciata sola di fronte a un disastro ambientale».
Nicola Zingaretti è allarmato per la vastità del fronte del fuoco: «Anche oggi 10 elicotteri regionali in volo, centinaia di vigili del fuoco e volontari della protezione civile in campo». Il presidente della regione Lazio parlando in serata ha fatto il punto: «Solo in questo momento sono in corso 18 incendi nella provincia di Roma, decine nel corso della giornata. Chiederemo lo stato di emergenza al governo». Brucia un po’ tutto il Lazio. Sono stati 120 gli interventi dei pompieri per cercare di domare i roghi divampati a Castelfusano, Vitinia, Civitavecchia, Cerveteri, Ladispoli, Sant’Angelo Romano, al lago di Martignano, Anguillara, Cesano.
A Roma è divampato un incendio anche in uno sfasciacarrozze vicino al parco di Centocelle, è il quinto centro di autodemolizioni andato a fuoco nelle ultime settimane nella capitale. E sulla città è piombata l’ennesima nube tossica, conseguenza della combustione di benzina, degli impianti elettrici delle auto, dei pneumatici e delle vernici delle carrozzerie.