Ancora su quel fatidico incontro all’autogrill di Fiano Romano, poco prima del Natale 2020 tra Matteo Renzi e l’allora dirigente dei Servizi Marco Mancini. Iniziale versione ufficiale: Renzi è goloso di wafer al cioccolato prodotti dalla romagnola “Babbi”, Mancini per omaggiarlo glieli porta. Il rendez-vous all’autogrill, perché Renzi sta andando a Firenze.
Ridicolo? Così dice Renzi dopo che l’incontro viene reso noto, nel maggio 2021 da “Report”.
Ora però la versione cambia. Lo stesso Renzi presenta a Torino l’edizione aggiornata del suo libro “Il Mostro”. Spiega che Mancini aveva incontri e colloqui come tutti i dirigenti dei Servizi: «Si può discutere, ma è una cosa legittima, consuetudinaria».
Renzi e Mancini si dovevano incontrare in Senato, Renzi se ne dimentica, l’incontro ha così luogo nel piazzale dell’autogrill: «Sono momenti delicati», ricorda Renzi rievocando quei giorni. «C’è la crisi del governo Conte, io sto dicendo in TV, come dico all’agente dei Servizi, che per quello che mi riguarda, o Giuseppe Conte cambia o va a casa».
Perfetto. Ma è cosa consuetudinaria che Renzi discuta con un dirigente dei Servizi di quello che intende fare per quel che attiene a un Governo che contribuirà a far cadere? Renzi converrà che per quanto sia legittima pratica, la si può e la si deve discutere. La domanda, senza girarci troppo intorno è: perché ne parlava con Mancini?