“Ncc vogliono lavorare
nel rispetto delle regole”

La mia battaglia è a favore degli NCC che lavorano con trasparenza nel rispetto delle regole e che non raggirano la legge. Voglio far sentire forte e alta la voce di tutti coloro che operano nella legalità e che si prodigano per implementare il servizio, la qualità e la quantità del lavoro senza andare a scapito delle altre categorie, vedi i taxisti, danneggiati negli anni proprio dalla attività di intermediazione attraverso applicazioni che si rivolgono ad una utenza indifferenziata.

Ncc, La manifestazione dei Ncc (Noleggio con conducente) a Roma

La manifestazione dei Ncc (Noleggio con conducente) a Roma

Le associazioni di categoria che oggi manifestano con la modalità di una assemblea autoconvocata proprio in contemporanea della discussione al ministero dei Trasporti sull’ultimo decreto attuativo inerente la legge del 2018, non lo fanno per far valere i propri diritti e per tutelare la qualità del servizio, bensì per continuare ad applicare la legge del più furbo. La mia presa di posizione, che può sembrare impopolare, in realtà non è solitaria ma rappresenta il pensiero di molti che vogliono vedere a breve un riordino del settore del trasporto pubblico non di linea, che consenta lo sblocco delle licenze dopo il censimento previsto, così da poter emettere più autorizzazioni NCC regolari sul territorio nella ipotesi in cui ce ne sia davvero bisogno per l’utenza differenziata.

Auspico inoltre che insieme alla categoria dei taxi si possa trovare un punto di incontro sulla questione tariffe minime “fisse” e “chilometriche” per l’utenza “differenziata” in una percentuale maggiore da stabilire analizzando alcuni dati sulle tariffe amministrate comunali dei taxi attualmente in vigore in tutti i comuni italiani, ancora mai argomentata in nessun confronto ma di natura importante per differenziare del tutto le due categorie.

Non sfuggirà il malcostume, in assenza di regolamentazione delle applicazioni tecnologiche, da parte di alcuni noleggiatori di andare a reperire in ogni angolo d’Italia titoli autorizzativi rilasciati da Comuni creando un malaffare tra l’altro documentato da sentenze e sequestri.

Chi la pensa come me si batte perché tutto questo abbia fine. È necessario salvaguardare la legalità e la professionalità di ciascuno di noi. Bisogna dare un taglio netto a queste cattive abitudini che sconfinano nella illegalità. Bene ha fatto il governo ad affrontare la questione e bene fa ad andare fino in fondo. Chi manifesta lo fa contro la categoria.

Christopher De Marchis, Presidente di Confnoleggio Area Urbana Roma