Giù sempre più giù. Conte e Salvini vivono una nuova disastrosa sconfitta nel voto in Abruzzo. Vince Marco Marsilio (coalizione di destra-centro), perde Luciano D’Amico (centro-sinistra e cinquestelle).
Leggendo i dati, però, emerge un nuovo parallelo tonfo di Conte e di Salvini. Il M5S crolla al 7% dei voti: nelle precedenti regionali aveva il triplo (19,7%) e così pure alle politiche (18,4% nel 2022). La Lega in Abruzzo sprofonda al 7,5% mentre aveva ottenuto il quadruplo dei consensi nelle precedenti regionali (27,5%), invece aveva un peso appena superiore (8,3%) nelle politiche, quando era già cominciato il declino. Il tonfo Lega-M5S già era avvenuto nelle regionali in Sardegna.
Nelle elezioni alcune volte si parla di migliori perdenti, nel voto in Abruzzo Matteo Salvini e Giuseppe Conte sono i peggiori perdenti. Il segretario del Carroccio e il presidente del Movimento 5 stelle affrontano analoghe e gravi difficoltà. Il primo subisce un nuovo tracollo dopo quello già patito alcune settimane fa nelle elezioni regionali in Sardegna (appena il 3,7% dei voti), perde fortemente peso verso gli alleati di destra-centro Giorgia Meloni e Antonio Tajani. Anzi nel voto in Abruzzo Tajani doppia la Lega. Già in Sardegna, senza Berlusconi, aveva superato il Carroccio: in tutti e due i casi Salvini è scavalcato e diventa solo il terzo partito della coalizione.
Tutti gli alleati di destra-centro minimizzano. Minimizza lo sconfitto Salvini: «Bella vittoria del centrodestra, con un buon risultato per la Lega che supera i 5Stelle e la sinistra malamente sconfitta». Minimizzano gli alleati vincitori. Giorgia Meloni definisce la vittoria un «motivo di grande orgoglio» e invoca coesione. Tajani evita di commentare il sorpasso di Forza Italia sulla Lega: «Non guardo i risultati degli altri, guardo il nostro». L’obiettivo è il 10% dei voti nelle europee di giugno. Sia la presidente di Fratelli d’Italia sia il segretario di Forza Italia temono contraccolpi pericolosi sul governo dopo il flop del Carroccio. Lo sfondamento a destra tentato da Salvini è fallito, così Fratelli d’Italia conferma di essere il primo partito italiano mentre cresce lo scontento nelle file leghiste verso il “Capitano”.
Conte, anche se diplomaticamente, ammette la sconfitta: è un «risultato modesto». Invita a lavorare “nei territori”. Ricorda la vittoria in Sardegna: l’elezione della cinquestelle Alessandra Todde a governatrice dell’Isola. Ma anche lì il M5S andò male: appena il 7,8% dei voti, la metà dei consensi raccolti dal Pd. E questo è un bel problema per l’ex presidente del Consiglio: l’alleanza a sinistra non consuma il Partito democratico ma i grillini sempre di più in picchiata. Gianluca Castaldi, dopo la sconfitta, si dimette da coordinatore del M5S in Abruzzo. Elly Schlein, alla guida del più forte partito del centro-sinistra, è soddisfatta. Guarda con fiducia alle elezioni europee: «Abbiamo riaperto la partita» contro il governo Meloni. Tuttavia anche la segretaria del Pd non gode di consensi stratosferici: veleggia attorno al 20% dei voti.