Ariccia e la porchetta costruiscono un binomio indissolubile. Nella cittadina dei Castelli, il legame con la porchetta e la sua produzione vanta una tradizione millenaria. Che risale alla popolazione dei latini e precede la conquista romana. Infatti si attribuisce ad Ariccia l’origine dei sacerdoti che lavoravano e preparavano le carni suine da offrire in sacrificio nel tempio di Giove Laziare sul vicino Monte Cavo. Grazie alla successiva presenza della nobiltà romana, solita trasferirsi ad Ariccia per la stagione estiva o per organizzare battute di caccia, si é poi sviluppata una vera e propria maestria nella preparazione del prodotto che continua a tramandarsi nelle famiglie ariccine.
Quello tra Ariccia e la porchetta è dunque un rapporto antichissimo, un matrimonio ben assortito, dove la coppia festeggia ricorrenze, compleanni e anniversari con un gran numero di parenti,amici e inviati. Da anni, organizza la sagra della porchetta. Stand e spettacoli. allestiti in centro storico. La manifestazione, che si svolge nel cuore del centro storico cittadino, è nata nel 1950, grazie ad un gruppo di amici che esposero bancarelle con astanti in costume tradizionale ariccino.
Da allora la porchetta di Ariccia ha fatto molta strada, diventando uno dei prodotti enogastronomici italiani più famosi nel mondo. Il 14 giugno 2011 è stata inserita tra gli alimenti europei con indicazione geografica protetta (IGP). Il metodo di produzione prevede una serie di passaggi importanti. Essenziali per la riuscita sono la scelta delle carni e la lavorazione in laboratori attrezzati. Durante il processo di preparazione risultano fondamentali la disossatura, che avviene dall’interno della carcassa dell’animale, la speziatura, fatta con aromi freschi e non disseccati, la legatura, che serve a mantenere compatte le carni per non farle “allargare” durante il taglio. La cottura avviene con periodici controlli effettuati tramite sonde.
La porchetta di Ariccia, street food per eccellenza, è cresciuta fino a varcare i confini nazionali: dagli Stati Uniti al Giappone. Con un piccolo gruppo di “porchettari” che negli anni hanno trasformato piccoli laboratori artigiani in aziende capaci di esportare e addirittura di produrre all’estero. Tra queste la famiglia Cioli, titolare di una delle ditte più antiche, che il 30 settembre festeggerà il suo centenario in piazza di Corte con un grande spettacolo. Alla fine i presenti potranno gustare un panino con la porchetta che verrà preparato e distribuito gratuitamente. Buon appetito.