Prevenzione contro i tumori, assistenza ai malati. Soprattutto il varo di una “Rete regionale per la diagnostica oncologica innovativa”. L’Intergruppo dedicato alle iniziative nella lotta ai tumori, alla cura e all’assistenza ai pazienti, costituito il 12 luglio scorso da tutte le forze politiche e coordinato da Rodolfo Lena, presidente della Commissione Politiche sociali e Salute, ha messo a punto una serie di proposte da sottoporre all’approvazione della regione Lazio.
Tra le proposte emerse, spiega una nota stampa, c’è quella «di creare una Rete regionale per la diagnostica oncologica innovativa». Sulla scorta di quanto già avvenuto in altre regioni dove è presente l’Intergruppo, si chiede al consiglio regionale del Lazio, si precisa, di adottare un atto di indirizzo da trasmettere al presidente Zingaretti e alla struttura commissariale per favorire l’esenzione dal ticket per le donne con mutazione genetica BRCA1/2 (tumore della mammella e dell’ovaio).
Si è discusso anche del “modello Piemonte” per l’attivazione di un Centro Accoglienza e Servizi, struttura di riferimento del paziente nell’ambito della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta in termini di assistenza, orientamento e supporto.
Infine, è stata auspicata la promozione di campagne di screening per il tumore al colon retto, il secondo tumore più frequente per insorgenza sulla popolazione generale.
«Come Regione Lazio abbiamo messo in campo una lunga serie di attività per dare ancora più rilevanza alla prevenzione e alla lotta ai tumori» -dichiara Lena -e la creazione di questo Intergruppo si pone nel solco di questo percorso, contribuendo a sviluppare un confronto condiviso tra i principali attori del sistema oncologico ed ematologico e la Giunta Regionale, necessario per il raggiungimento di obiettivi utili per migliorare l’offerta sanitaria in oncologia. La prevenzione sarà sempre più fondamentale nei prossimi anni e compito delle istituzioni e dell’Intergruppo sarà quello di favorire un’ampia diffusione e promozione dell’informazione sui corretti comportamenti e stili di vita da attuare per ridurre il numero di nuovi casi, fondamentale anche per liberare più risorse per diminuire le sofferenze ai pazienti affetti da cronicità».